In latino, studium significa “impegno, amore, passione, entusiasmo, zelo”.
Questo spazio virtuale nasce dal desiderio di condividere l’entusiasmo, l’amore e la passione per il sapere e per la didattica. Dal 2015 ho concentrato qui vari materiali didattici organizzati per materie o secondo percorsi interdisciplinari al fine di avere tutto a portata di mano durante la lezione in classe e per la consultazione a casa. Nella sezione IDEE, sono indicate la bibliografia e la sitografia che hanno contribuito a suggerire spunti di riflessione in questi anni di continua ricerca sulla didattica e sull’apprendimento. Nella sezione GIOVANI TALENTI e disseminati qua e là ci sono i prodotti dei veri protagonisti e destinatari del mio lavoro: gli studenti! Tutto è in progress e talvolta progredisce molto lentamente perché il tempo per pubblicare e raccontare quello che si fa è sempre ridotto al minimo, purtroppo. Ma questa ricerca continua, imperfetta, incompiuta e sempre costellata da dubbi diventa una ragione di vita perché insegnare è un modo di essere.
Le 3 M
Alla fine dell’anno scolastico 2014/2015, un alunno mi suggeriva di condividere il mio metodo di insegnamento. Così mi sono ritrovata a riflettere su come poterlo descrivere. In un panorama scolastico infarcito di acronimi e di slogan, ho deciso di sintetizzare la mia didattica attraverso tre parole-chiave che chiamerò le 3 M.
Una piccola guida per studiare
Per gli studenti che hanno appena iniziato la scuola media e per chi vuole avere nuove idee su come studiare e imparare in modo più efficace, a questo link è possibile visualizzare una mia presentazione.
Alla ricerca di nuovi stimoli…
Inizia una nuova avventura!
Lieta di far parte dei 200 docenti italiani selezionati dal Centro Studi Erickson di Trento per il progetto “Expert Teacher”! Condividere buone pratiche, confrontarsi con docenti, psicologi, pedagogisti e formatori che hanno dato tantissimo alla Scuola italiana è un grande privilegio per me. Non si finisce mai di imparare, di studiare, di mettersi in gioco: è l’unico modo che conosca per alimentare passione, entusiasmo e coraggio di fronte alle sfide che ogni giorno mi aspettano in classe e nella vita.
Uscire dai binari
Buon anno scolastico!
Eccoci qui, pronti a ricominciare! L’attesa è sempre emozionante: nuovi alunni, nuovi colleghi e nuove avventure da vivere…
Per quanto si cerchi di pianificare attività didattiche, progetti, lezioni è sempre il caso che gioca un ruolo importante nelle alchimie e sinergie umane e professionali che ogni anno scolastico ci riserva. Finora il mio unico programma è lasciarmi guidare da una splendida poesia di Alfredo Cuervo Barrero.
Il mio augurio per gli alunni e i colleghi è nell’ultimo verso!
È proibito piangere senza imparare,
svegliarti la mattina senza sapere che fare
avere paura dei tuoi ricordi.
A proposito di alunni “speciali”…
Si è concluso ieri un altro percorso indimenticabile con una classe terza. Dovrei definirla una classe con un’altissima concentrazione di alunni con BES l’acronimo che si usa nella normativa scolastica per gli alunni con bisogni educativi speciali, dalla disabilità, ai disturbi dell’apprendimento, per passare a tutti i tipi di svantaggio linguistico, socioeconomico etc. etc. Si prevedono moduli, certificati, documenti vari che riempiono i fascicoli personali nello schedario della segreteria e attestano scrupolosamente una lunga serie di istruzioni sottoscritte e firmate dalla scuola e dalla famiglia.
Posto che ogni alunno, a mio avviso, abbia bisogni educativi (e non solo) speciali, ciò che rende veramente speciali gli alunni che partono da una situazione diversa da quella attesa non è tanto ciò che a loro manca rispetto ai cosiddetti alunni “normali” o “standard”, quanto piuttosto la capacità di portare una ricchezza incredibile nel contesto in cui sono inseriti. Apprendere in un modo diverso significa proporre ai propri interlocutori un modo alternativo di pensare, di sentire, di vivere! Continua a leggere
Spunti di riflessione sulla creatività
Le organizzazioni non sono macchine e le persone non sono componenti meccaniche. Hanno valori, emozioni, percezioni, opinioni, motivazioni e storie di vita; le rotelle e i denti degli ingranaggi no.
Ken Robinson, Fuori di Testa. Perché la scuola uccide la creatività, Erickson 2015.