Sono una docente di lettere della Scuola Secondaria di I grado. Fin da bambina ho sempre amato studiare, apprendere e arricchire la mia cultura in tutti i modi e in tutte le occasioni possibili. Ho avuto la fortuna di vivere in una famiglia che ha seguito e incoraggiato fortemente la mia formazione umanistica e musicale. A questo privilegio, si è aggiunto l’incontro con insegnanti – nella Scuola pubblica, in Conservatorio e all’Università – che sono stati per me maestri di vita.
Continuo ad andare a scuola con il desiderio di imparare, prima ancora che di insegnare: credo profondamente nella formazione continua e costruisco ogni anno il mio programma di lifelong learning. Non è facile condividere tutto questo in un panorama lavorativo spesso segnato dall’autoreferenzialità, dall’individualismo e, talvolta, dalla competizione. Provo infinita stima e profonda gratitudine verso i colleghi che amano mettersi in discussione, scendere dalla cattedra e credere che la scuola si possa cambiare in meglio attraverso un confronto aperto e costruttivo. Una riforma della scuola dovrebbe nascere così, dalla condivisione di idee e dalla progettazione comune da parte di chi insegna con competenza e con passione.
Spesso, attorno a chi vuole sperimentare nuove rotte, aleggia una profonda solitudine. Ho cercato di sopperire ai momenti di vuoto cercando punti di riferimento al di fuori delle mura scolastiche, entrando in contatto con docenti esperti nel campo della formazione, con professori universitari interessati al mondo della scuola, con specialisti che si occupano dell’apprendimento da altre prospettive. Di grande aiuto sono anche social network, forum e blog gestiti da docenti desiderosi di condividere ciò che sperimentano quotidianamente.
Per fortuna, il vantaggio di noi insegnanti è lavorare con i giovani: è davvero l’unica ragione per cui vale la pena di intraprendere questa carriera! I ragazzi sono sempre pieni di idee e di entusiasmo, hanno un profondo senso della giustizia e una generosità autentica, che viene dal cuore. Tutti i miei alunni dal 2006 a oggi sono stati prodighi di consigli e di incoraggiamenti che mi hanno reso una persona e un’insegnante migliore.
I miei campi di interesse si accrescono ogni anno e al momento riguardano:
- la didattica per competenze, in particolare le competenze trasversali
- le connessioni tra didattica e neuroscienze
- la metacognizione
- i bisogni educativi speciali e la personalizzazione dell’apprendimento
- la didattica dell’italiano come seconda lingua e l’educazione interculturale
- la didattica metacognitiva e, in particolare, il Metodo Feuerstein
- la scrittura creativa attraverso il Metodo Caviardage® di Tina Festa
- laboratori di lettura e scrittura che traggano spunto dalle esperienze condotte dalla docente americana Nancie Atwell
- la (glotto)didattica ludica, con particolare riguardo alla ludolinguistica di Anthony Mollica
- la didattica e le nuove tecnologie, in particolare l’approccio della Classe capovolta applicata soprattutto all’insegnamento della lingua italiana, della storia e della geografia
- l’apprendimento cooperativo come base per promuovere l’educazione sociale ed emotiva
- la valutazione per costruire strumenti di misurazione adeguati e valorizzare il percorso di ogni studente.