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A proposito di alunni “speciali”…

Si è concluso ieri un altro percorso indimenticabile con una classe terza. Dovrei definirla una classe con un’altissima concentrazione di alunni con BES l’acronimo che si usa nella normativa scolastica per gli alunni con bisogni educativi speciali, dalla disabilità, ai disturbi dell’apprendimento, per passare a tutti i tipi di svantaggio linguistico, socioeconomico etc. etc. Si prevedono moduli, certificati, documenti vari che riempiono i fascicoli personali nello schedario della segreteria e attestano scrupolosamente una lunga serie di istruzioni sottoscritte e firmate dalla scuola e dalla famiglia.

Posto che ogni alunno, a mio avviso, abbia bisogni educativi (e non solo) speciali, ciò che rende veramente speciali gli alunni che partono da una situazione diversa da quella attesa non è tanto ciò che a loro manca rispetto ai cosiddetti alunni “normali” o “standard”, quanto piuttosto la capacità di portare una ricchezza incredibile nel contesto in cui sono inseriti. Apprendere in un modo diverso significa proporre ai propri interlocutori un modo alternativo di pensare, di sentire, di vivere! Continua a leggere