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Note per la consultazione

La pagina è in continuo aggiornamento e fa parte del Kit di Didattica a Distanza

Si segnala la Nota MI n. 388 del 17 marzo 2020 Prime indicazioni operative per le attività didattiche a distanza diramata dopo la creazione di questa pagina. Per indicazioni ufficiali fare riferimento alla Nota.

In questa pagina si possono trovare spunti per programmare la didattica a distanza per chi non ha mai lavorato in modalità blended (in presenza e a distanza) e ha poca dimestichezza con il mondo digitale. 

Nel mare magnum di stimoli che si trovano in rete – webinar e canali erogati da vari enti accreditati, gruppi sui social, tutorial su YouTube curati da docenti supertecnologici – è assolutamente comprensibile il disorientamento di chi si trova a dover rimodulare in breve tempo il suo modo di lavorare.

Per tale ragione, qui ci soffermeremo su alcune idee per programmare un intervento didattico in assenza della scuola e solo su pochi applicativi. Per tutti gli aspetti organizzativi si rimanda alla pagina dedicata ai Dirigenti. Per avere informazioni su dove reperire applicativi e un elenco di siti web utili divisi per materie, si consiglia di utilizzare la pagina Sitografia.

Qualsiasi proposta deve essere valutata in base al contesto scolastico di riferimento e in base alle proprie competenze che pian piano si accresceranno sperimentando strumenti con gradualità. Intanto, consideriamo che:

  • le famiglie non possono garantire un accesso continuo alla rete wifi né ai device anche per chi non vive in una condizione di svantaggio socioeconomico e culturale ma deve affrontare un’organizzazione della giornata più complicata (es. orari di smart working, più figli/e da seguire etc.). 
  • è inutile inviare materiale da stampare (scansione di schede, immagini, file etc.) perché non è scontato che si possa avere una stampante a disposizione. Meglio usare siti e file digitali… anche per salvare il pianeta riducendo l’uso della carta al minimo!
  • non esiste un programma inteso come un elenco di contenuti da portare avanti e concludere entro giugno, non solo perché ce lo dicono le Indicazioni Nazionali dal 2012, ma anche perché in questo periodo di sospensione delle attività didattiche non è proficuo affannarsi con nuovi contenuti troppo complessi per essere fruiti interamente a distanza, o con esercitazioni individuali troppo impegnative, soprattutto nel I ciclo di istruzione. Meglio lavorare su un efficace consolidamento delle competenze già acquisite nei mesi precedenti e introdurre argomenti nuovi solo se fruibili anche a distanza da tutta la classe.
  • è meglio privilegiare la qualità rispetto alla quantità. Si possono impostare percorsi tematici  interdisciplinari a partire dall’attualità: letture ad hoc tratte dal Decameron o dai Promessi Sposi, ad esempio; ricerche sulle fonti di informazione per non cadere nelle fake news; analisi di dati e di testi di medicina per lavorare sulla statistica e sulle conoscenze scientifiche; visione di un film in base alla programmazione prevista in TV da analizzare sotto vari punti di vista suggeriti dai /dalle docenti etc. Ogni team docente o consiglio di classe può stabilire una linea tematica che potrebbe essere anche un valido esempio per gli studenti che si troveranno ad affrontare un colloquio interdisciplinare negli esami di stato conclusivi dei cicli di istruzione. Si può prendere spunto dai bellissimi percorsi offerti dal FEM, uno di questi dal titolo Coronavirus: impariamo ad informarci, oppure per la primaria dalla Guida galattica al Coronavirus curata dal Children’s Museum di Verona.
  • non si può delegare ai genitori il compito di insegnare e (far) svolgere i compiti con i materiali inviati dagli/dalle insegnanti, soprattutto nella scuola primaria. Le famiglie possono aiutare con un supporto tecnico, ma ogni alunno/a deve essere in condizione di studiare il più possibile in autonomia. Ricordiamo che i compiti a casa discriminano alunni/e provenienti da famiglie con difficoltà socioeconomiche e culturali già a condizioni normali, in un percorso esclusivamente a distanza ancora di più! Sarebbe utile attivare dei percorsi di sostegno e di solidarietà per le famiglie in difficoltà, non solo in situazioni straordinarie, ma anche nell’ordinario.
  • la valutazione a distanza è una valutazione formativa, come ci ricorda la Nota MI n. 279 dell’8 marzo 2020. Di seguito vedremo come effettuare una valutazione anche a distanza.

A questo punto proviamo a tracciare un percorso didattico adattabile, con un po’ di creatività, a vari contesti scolastici!

1) Che cosa può sostituire la spiegazione in classe ovvero la lezione frontale?

a) Materiali multimediali del libro di testo. I libri in adozione possono avere già delle videolezioni o dei materiali per spiegare un contenuto corrispondente a un capitolo o a una sezione del libro in formato cartaceo.

b) Videolezioni disponibili online che devono essere brevi (secondo la fascia d’età della classe) e coinvolgenti, con immagini esplicative per visualizzare i contenuti. Si possono scegliere da canali YouTube erogati da fonti autorevoli (es. Treccani Scuola). L’importante è che non si tratti di (lunghe) lezioni frontali con docenti che parlano per ore seduti alla scrivania e che risulterebbero noiosissimi/e anche in presenza!

c) Videolezioni autoprodotte che devono rispondere alle caratteristiche già indicate e che possono essere realizzate attraverso il proprio notebook attraverso un applicativo molto efficace: Screencast-o-matic (per il tutorial in italiano cliccare qui). La versione gratuita permette di registrare video fino a 15 minuti, catturando il file che abbiamo aperto sullo schermo del nostro computer e registrando simultaneamente la nostra voce. Possiamo decidere di non mostrare la nostra immagine o di visualizzarla in una miniatura. Si può proiettare un file (per l’uso di simboli matematici cliccare qui e per le app di matematica gratuite consultare Geogebra), immagini, presentazioni multimediali (per avere degli esempi si rimanda a questo articolo), o anche una scansione di un testo scritto a mano (Camscanner sullo smartphone permette di trasformare in pdf qualsiasi cosa e I love pdf permette di tagliare e modificare pdf già esistenti) etc. e mostrare il documento mentre si spiega. All’inizio ci vorrà tempo per sentirsi a proprio agio nell’esposizione: meglio scrivere il testo della lezione e leggerlo durante la proiezione. Una volta salvata la videolezione come file mp4, si può scegliere di caricare il file sulla piattaforma didattica o sul registro elettronico in uso, oppure su un canale YouTube personale con visualizzazione limitata solo alla classe (trovate un tutorial qui): questa operazione permette di segnalare il link.

d) Audiolibri e ascolto di letture come quelle disponibili sul sito web Lezioni sul sofà (ma molti link sono segnalati nella Sitografia). A queste letture si possono abbinare domande e spunti di riflessione che il/la docente, ad esempio, può fornire prima di una videoconferenza dedicata a un dibattito sulle letture svolte.

e) Podcast che servono per ascoltare file audio (come quelli di Radio Magica) e che possono essere realizzati da chi vuole leggere un testo alla classe, ad esempio, oppure da chi vuole fare delle dirette live. Si consiglia Spreaker

f) Ipertesti su siti web da leggere in autonomia, per i quali si rimanda alla Sitografia.

2) Quali attività sono utili per l’auto-apprendimento?

Una volta che l’alunno/a ha seguito la videolezione deve potersi esercitare in autonomia con una serie di attività che diano un riscontro immediato per verificare conoscenze e abilità apprese.  L’alunno/a potrebbe tenere anche un diario di apprendimento da compilare alla fine di ogni sessione di studio per lavorare sulla metacognizione, annotando informazioni utili nella fase di confronto con il/la docente. Si fornisce un esempio molto semplice da cui prendere spunto.

a) Esercizi con autovalutazione nella sezione multimediale dei libri di testo

b) Esercizi online interattivi che possono essere giochi come quelli indicati nella pagina Studenti oppure test o quiz come quelli reperibili nei database di Kahoot, di Quizlet, di LearningApps oppure attività interattive ideate dal/dalla docente tramite queste app (tutorial di Kahoot,  tutorial di Quizlet, tutorial di LearningApps). 

c) Film, Cortometraggi o Documentari, scelti secondo la fascia d’età degli alunni e delle alunne, che potrebbero essere un modo per approfondire quanto appreso e da cui trarre spunti di discussione per la videoconferenza. Anche in questo caso si potrebbe arricchire il diario di apprendimento con spunti di riflessione suggeriti da domande stimolo da parte del/della docente.

d) Prove INVALSI, in formato digitale in particolare per la classe III della Scuola Secondaria di I grado. Ci sono versioni online di tutte le prove degli anni passati che permettono di avere un riscontro immediato. Si può chiedere agli alunni e alle alunne di annotare sul diario di apprendimento: il tempo impiegato, il punteggio ottenuto, gli errori commessi. Si rimanda al Kit Esame per tutte le indicazioni.

Idee per correggere compiti

3) Che cosa si può fare in una breve videoconferenza live?

Secondo le disposizioni fornite dalla scuola sull’orario e sulle modalità, è possibile organizzare videoconferenze con la classe in cui alunni, alunne e docenti possono interagire tra loro. Occorre tener conto che:

  • il tempo a disposizione è ridotto. Talvolta riuscire ad arrivare a un’ora senza inconvenienti tecnici potrebbe essere un miracolo! Per questo sarebbe meglio prevedere una durata media che la piattaforma scelta possa sostenere e un numero massimo di videoconferenze nell’arco della giornata.
  • la videoconferenza è importante per mantenere viva la relazione educativa tra la classe e i/le docenti, avendo particolare riguardo per alunni/e con disabilità per i/le quali la socializzazione è un momento fondamentale della vita scolastica.
  • la videoconferenza non può sostituire una lezione frontale ma può essere piuttosto un momento di confronto su quanto appreso nelle videolezioni e nelle esercitazioni.
  • la videoconferenza può coinvolgere anche singoli gruppi di alunni/e per strutturare interventi personalizzati di recupero o di potenziamento oppure per  eventuali verifiche orali.

a) Si può dedicare una videoconferenza settimanale all’organizzazione del lavoro a distanza. Nella prima videoconferenza si può richiamare il senso di responsabilità necessario in questo momento per poter lavorare in modo autonomo e si possono spiegare le regole per partecipare sia in merito al rispetto dei turni di parola che in merito alla tutela della privacy. Curare il rapporto con le famiglie, soprattutto quelle delle alunne e degli alunni più piccoli o di alunne e alunni con disabilità, attraverso videoconferenze con i genitori per dare loro un supporto e spiegare come si svolgerà il lavoro e ascoltare le loro esigenze per l’organizzazione.

b) Organizzare un dibattito sullo stato d’animo e sul percorso svolto in auto-apprendimento anche a partire da letture, immagini, audiovisivi. È possibile chiedere di inviare per iscritto dubbi e richieste di chiarimento da inviare prima della videoconferenza, così il/la docente può dare tutte le risposte nel tempo a disposizione oppure organizzare videoconferenze con alunni/e che hanno mostrato maggiori difficoltà

c) Coinvolgere il più possibile gli alunni e le alunne con una disabilità organizzando, oltre alle sessioni previste per tutta la classe, ulteriori sessioni in videoconferenza con docenti e, se possibile, con altre figure di riferimento (es. assistenti alla comunicazione o all’autonomia) e piccoli gruppi di alunni/e della classe. Sensibilizzare la classe invitando tutti/e a curare i contatti con l’alunno/a con disabilità attraverso telefonate, messaggi o altre modalità di comunicazione.

4) Come organizzare la valutazione (formativa) a distanza?

Come riportato anche nella pagina Dirigenti, a proposito della valutazione, la Nota MI n. 279 dell’8 marzo 2020  ricorda che:

La normativa vigente (Dpr 122/2009, D.lgs 62/2017), al di là dei momenti formalizzati relativi agli scrutini e agli esami di Stato, lascia la dimensione docimologica ai docenti, senza istruire particolari protocolli che sono più fonte di tradizione che normativa

Pertanto, non sussiste alcun obbligo di effettuare una valutazione sommativa, meno che mai in questo momento di sospensione delle attività didattiche in tutte le scuole italiane, ma si possono utilizzare forme di verifica orientate alla valutazione formativa. Si danno di seguito alcuni consigli:

a) Impostare compiti per valutare le competenze che gli alunni e le alunne possano svolgere senza copiare e senza farsi aiutare dai genitori. Come ad esempio:

  • scrittura di un testo a partire da riflessioni emerse nella sessione in videoconferenza, meglio se con una traccia guidata e legata allo scambio con la classe e il/la docente, evitando tracce/domande che permettano di effettuare un copia&incolla (o che permettano ai genitori più ansiosi di cimentarsi negli elaborati!);
  • prove di matematica o di lingua italiana (grammatica) in cui ci siano meno esercizi ma molte domande per spiegare il ragionamento seguito nello svolgimento;
  • analisi di un testo, un’immagine, un film, un documentario, un brano musicale, una mappa concettuale etc. – a seconda delle discipline – in cui si chiedano apporti personali che non siano semplicemente una richiesta di informazioni puntuali;
  • prove di traduzione dal latino e dal greco che prevedano una parte di analisi relativa alla morfosintassi, al lessico o alle conoscenze letterarie, così da rendere più difficile il copia&incolla dal web!
  • compiti di realtà e attività creative che permettano di mettere in gioco conoscenze e abilità in situazioni quotidiane, valorizzando il pensiero divergente di ciascuno/a.

b) Utilizzare Google Moduli per le prove scritte può servire per ricevere le prove anche senza classe virtuale e soprattutto senza fornire una mail personale (tutorial).

c) Per la correzione dei compiti scritti inviati dagli alunni e dalle alunne si possono utilizzare varie modalità: se il compito è svolto su un file di word, la correzione può avvenire utilizzando la modalità revisione (ogni intervento sul testo sarà corredato da un box colorato al margine del testo che segnala l’intervento); se il compito è scritto a mano si può chiedere di effettuare una scansione (con Camscanner ad esempio) e intervenire sul testo modificando il pdf con le funzioni di Adobe Acrobat e con Free PDF Reader.

d) Verifiche orali e prove pratiche individuali e/o di gruppo in videoconferenza. L’importante è che la verifica avvenga con altre persone collegate, docenti o alunni/e, al fine di preservarne il carattere pubblico.

e) Stabilire dei criteri di valutazione ragionevoli rispetto alla partecipazione alle attività online e all’impegno, in quanto non si possono penalizzare alunni/e che non svolgono tutte le attività per valide ragioni legate all’accesso ai device e alla rete o a problemi familiari. Bisogna essere il più possibile flessibili venendo incontro alle esigenze di tutta la classe e non focalizzare l’attenzione esclusivamente sulla performance. Inoltre, non possiamo ignorare che una prova scritta, svolta al di fuori del contesto scolastico e senza la presenza dell’insegnante, sia inevitabilmente suscettibile di interferenze esterne che non si possono eliminare del tutto.

f) Trascrivere sul registro elettronico annotazioni positive per segnalare l’impegno o la partecipazione attiva riscontrata. Posto che valutare non significa attribuire un voto, se proprio si devono riportare voti è possibile riservarsi la possibilità che non concorrano alla media finale. Se il voto è insufficiente non dovrebbe essere considerato ai fini della media. Naturalmente occorre dare la possibilità di un recupero con prove suppletive. Se questo è valido sempre, in una formazione interamente a distanza è assolutamente necessario, viste le condizioni in cui si svolge l’intero percorso e in cui si svolgono eventuali prove di verifica, se proprio non si può fare a meno di somministrare prove analoghe a quelle che si sarebbero proposte in presenza!

Si consigliano le videolezioni del prof. Cristiano Corsini (Università di Roma Tre) dedicate alla valutazione, in particolare questa videolezione per fugare ogni dubbio!

Utilissime le pillole sulla valutazione sul canale YouTube del FEM di Modena e in particolare il video di questo webinar dedicato alla valutazione formativa a distanza:

5) Come cogliere questa occasione per migliorare?

Cercare continuamente sul web aiuta a trovare soluzioni per i tanti problemi che si possono creare. Confrontarsi con docenti della propria scuola e di altre scuole e leggere articoli e testimonianze come queste aiuta a sentire meno la frustrazione di non riuscire subito a fare tutto come vorremmo!

Daniela Di Donato, articoli pubblicati su Agenda Digitale

Paola Lisimberti, Ci vorrebbe una didattica slow su Edumakers

Sabina Minuto, La scuola sospesa su ComuneInfo.net

Sabina Minuto, La mia didattica a distanza, su “La Ricerca” Loescher

Stefano Stefanel, Alcune note sulla didattica a distanza su Educazione&Scuola