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A.s. 2020/2021: un nuovo inizio!

L’unica gioia al mondo è cominciare. E’ bello vivere perché vivere è cominciare, sempre ad ogni istante.

Cesare Pavese

Domani, 14 settembre, dopo sei mesi alunne e alunni di tutte le età potranno varcare di nuovo la soglia della loro scuola. Stavolta al suono della campanella non si potrà entrare di corsa per riabbracciare amiche e amici, per precipitarsi verso l’aula a occupare il posto accanto al compagno o alla compagna di banco!

Per la prima volta si entrerà in file ordinate e composte, con mascherine che nasconderanno i sorrisi, con mani appiccicose di igienizzante che non potranno stringere altre mani per un saluto.

Molte incertezze, paure e ansie infinite costellano il mondo degli adulti, ma per i più giovani la parola d’ordine è: ricominciare! Di questo anno scolastico, tra qualche anno, leggeremo sui libri di scuola, dopo il capitolo sulla peste nera del 1348, ci sarà anche il Covid-19. Riaprire le scuole significa partecipare a un pezzo di Storia dell’Italia e del mondo. La nostra storia personale diventa storia collettiva.

Che cosa vogliamo ricordare di questo anno scolastico? Spero non soltanto angosce e timori, ma piuttosto il desiderio di rinnovare la scuola e il senso di appartenenza a una collettività. Forse non è una coincidenza fortuita se proprio da settembre 2020 l’educazione civica diventi insegnamento trasversale e torni ad avere grande attenzione nella scuola. Per la prima volta l’apprendimento di questa disciplina non passerà attraverso i libri, ma al contrario muoverà da azioni concrete, a cominciare dal rispetto di regole rigide dettate dalle misure di sicurezza.

A chi lavora a scuola è richiesta una grande resilienza per dare ancora una volta il buon esempio alle nuove generazioni, nonostante tutto. Da domani, ogni persona che a vario titolo varcherà il portone della sua scuola potrà fare la differenza e lasciare un segno in questo pezzo di storia, di cui speriamo di scrivere presto il lieto fine.

Buon anno scolastico!